Aumenta il lavoro per le persone accolte
Nel bilancio della Dimora d’Abramo 336 contratti.
Nuovi rilevanti investimenti sull’housing sociale.
Sono saliti da 84 a 336, in un solo anno, i contratti di lavoro che interessano le persone accolte nei diversi servizi della cooperativa sociale Dimora d’Abramo, che nelle prossime settimane avvierà nuovi e rilevanti investimenti su una struttura polivalente che ospiterà spazi per i cittadini, per servizi educativi e accoglienza per giovani famiglie ed anziani in difficoltà e, nel frattempo, porterà a termine la ristrutturazione di un immobile già destinato a rafforzare i servizi di pronta accoglienza per famiglie e persone in difficoltà, la cui apertura è prevista a settembre.
Sono questi due degli elementi emersi con particolare evidenza dall’assemblea dei soci della cooperativa di via Normandia, giunta al giro di boa dei trent’anni di attività e impegnata nella gestione di servizi per la famiglia, di una comunità per minori, nell’accoglienza straordinaria di richiedenti asilo, nella gestione della casa albergo comunale e in servizi territoriali di informazione, orientamento e mediazione sociale e culturale.
“Così come avevamo indicato con l’assemblea del 2018 – sottolinea il presidente della cooperativa, Luigi Codeluppi – in questi mesi abbiamo investito soprattutto sul rafforzamento delle iniziative per il lavoro dei richiedenti asilo, sull’implementazione dell’accoglienza diffusa nel territorio (con 11 alloggi in affitto in più rispetto ai 173 del 2017), su nuove strutture per l’accoglienza temporanea di famiglie e persone in difficoltà (in prevalenza a causa di sfratti e perdita del lavoro) e, ancora, sull’area dell’assistenza psicologica (che tra il 2017 e il 2018 ha riguardato 457 persone e ha comportato la presa in carico in percorsi di sostegno psicologico di 20 persone) e, infine, sugli interventi di mediazione sociale e culturale, che sono passati da 18.210 a 27.888 ore, con un incremento superiore al 50%”.
“Questi interventi – prosegue il presidente della Dimora d’Abramo – corrispondono non solo alla vocazione all’accoglienza della cooperativa, ma riflettono alcune delle situazioni di rilevante bisogno che continuano ad emergere e investono tanto i richiedenti asilo quanto le famiglie e le persone che vivono nel nostro territorio e fanno i conti con difficoltà economiche, fragilità lavorativa, scarse relazioni di aiuto e hanno bisogno dei sostegni che mettiamo in campo, spesso in stretta e proficua collaborazione con le istituzioni e i servizi pubblici”.
Nel 2018, ai servizi di accoglienza della cooperativa hanno fatto riferimento 2.281 persone, cui si sono aggiunte 184 famiglie (il 15%in più rispetto al 2017) e 261 bambini coinvolti nei percorsi di sostegno ai nuclei familiari in difficoltà e nelle attività educative della Dimora d’Abramo, 1.550 persone che si sono avvalse dei servizi di orientamento al lavoro e 1.328 minori e adulti inseriti in percorsi scolastici e di apprendimento della lingua italiana.
“I rilevanti investimenti messi in atto nel corso del 2018, tra i quali l’adesione e l’implementazione della piattaforma “StartRefugees” che consente imprese e privati di accedere ai profili di persone adulte la cui idoneità è certificata dalla Dimora d’Abramo – spiega Codeluppi – hanno poi portato a risultati senza precedenti nell’area del lavoro per le persone accolte nei diversi servizi della cooperativa, con l’attivazione di 336 contratti di lavoro. Per i richiedenti asilo, in particolare, i contratti (saliti a 292) sono quasi quadruplicati e, ad essi, si sono affiancati 275 tirocini lavorativi (31 in più rispetto al 2017) e 548 percorsi di formazione professionale, cioè 103 in più in un anno”. “Il rilevante incremento delle cifre relative alle opportunità lavorative – sottolinea il presidente della Dimora d’Abramo – assume un significato particolarmente importante: da una parte, infatti, significa che il prolungarsi dei tempi di permanenza dei richiedenti asilo sul territorio diviene un tempo di impegno attivo e di preparazione al lavoro che ciascuno di loro desidera per il futuro e, dall’altra, rafforza gli elementi di sicurezza e di integrazione nelle comunità (evidenziato anche dalle 443 persone impegnate nel volontariato), grazie alla collaborazione di tante imprese, organizzazioni imprenditoriali e associazioni di volontariato cui siamo profondamente grati”.
Nel carnet di lavoro della cooperativa sociale, ora spicca, come si è detto, l’ulteriore rafforzamento del lavoro nell’area dell’accoglienza residenziale temporanea che andrà a coprire sia situazioni che necessitano di un “pronto intervento” (persone e famiglie colpite, ad esempio, da sfratti o in difficoltà per altre ragioni di sofferenza), sia le esigenze di persone che debbono comunque ricorrere a forme di housing sociale.
La prima struttura di “pronto intervento” (con sostegni legati anche alle segnalazioni dei servizi sociali pubblici) aprirà a breve nel centro storico cittadino, mentre in cantiere c’è il recupero dell’ex vetreria di Viale Olimpia, in cui troveranno spazio anche servizi per il quartiere.
Il bilancio 2018 della Dimora d’Abramo (34 soci, 225 operatori), intanto, si è chiuso con 15,77 milioni di fatturato e l’accantonamento a riserva di 895mila euro.