Dimora d’Abramo incontra i giovani “Sentinelle del mattino”
Il presidente della Dimora d’Abramo, Luigi Codeluppi, e la responsabile del patrimonio professionale, Simona Nicolini, hanno incontrato un gruppo di giovani della parrocchia di San Polo d’Enza per ragionare insieme di accoglienza alla diversità culturale. Il gruppo, che si è dato il nome di “Sentinelle del mattino”, è composto da una quindicina di giovani (per lo più universitari della zona, ma anche provenienti dalla provincia di Parma) che in questo periodo stanno approfondendo il tema dell’apertura al diverso e, per questo, hanno ritenuto utile un incontro con la cooperativa per approfondire la parte interculturale. L’invito è stato accolto con grande piacere da parte di Dimora, perché incontrare giovani sul territorio che abbiano interesse nell’approfondire tematiche al di là della stretta attualità, senza motivazioni impellenti o criticità manifeste, rappresenta una bella occasione per apprendere reciprocamente che cosa significa lavorare per una comunità accogliente.
L’incontro si è svolto in un clima di confronto e dialogo, con una comunicazione iniziale proposta dalla cooperativa, che ha presentato la propria storia e il proprio approccio, tra risorse e criticità, nell’incontrare i migranti sul territorio. Nel successivo scambio di opinioni, visioni e interessi, i giovani hanno posto alcune domande e offerto le loro considerazioni. Tra queste: “Ci rendiamo conto ascoltandovi, che per mettersi nei panni dell’altro servono esperienze e competenza”. “E’ un lavoro difficile il vostro…come riuscite a mantenere la motivazione?”. “La vostra è proprio una bellissima iniziativa: non si lasciano le persone spaesate”.
Partendo da qui, il presidente Codeluppi ha così approfondito il tema del limite come elemento di lavoro che implica sempre un rapporto con il diverso. “Imparare a stare in contatto con gli altri è il tema, nell’apertura al diverso. Non si deve rinunciare a cercare il contatto con gli altri”.
Quello con i giovani a San Polo – e con il parroco don Bogdan Rostkowski – è stato davvero un incontro generativo, che ha lanciato e lasciato importanti riflessioni per tutti e per ciascuno dei partecipanti.