FAMI, nuovo progetto con la prefettura di Bologna
Ha preso il via in questi giorni il progetto “ Sostegno all’Emersione delle vulnerabilità attraverso il Potenziamento della REte dell’accoglienza” (Prog-3476 S.EM.P.RE.) che, a seguito di avviso pubblico, vede la Dimora d’Abramo, incaricata dalla Prefettura di Bologna, impegnata nella realizzazione delle attività in modo trasversale, mettendo a disposizione le proprie competenze socio-educative, giuslavoristiche e di mediazione linguistico culturale.
Dimora d’Abramo, inoltre, collabora alla gestione amministrativa, al monitoraggio delle attività, alla gestione della comunicazione e al raccordo con il territorio e i partner attraverso un’azione finalizzata a incentrata costruire una “cassetta per gli attrezzi” condivisa con i soggetti gestori dei sistemi di accoglienza del territorio bolognese.
Il contesto in cui si inseriscono le attività è quello della città metropolitana di Bologna, e il progetto mira essenzialmente a cinque obiettivi: potenziare la capacità di analisi e di gestione della Prefettura delle vulnerabilità dei richiedenti asilo al momento della richiesta di accesso alla misura di accoglienza, oltre che durante la permanenza nei centri di accoglienza; predisporre interventi ai fini della tutela della persona fragile e in termini di ottimizzazione della spesa pubblica; creare un’equipe multidisciplinare specializzata nella gestione delle vulnerabilità; attivare e Implementare attività di rete tra i servizi pubblici territoriali ed il terzo settore in grado di assicurare un percorso appropriato per la gestione e la cura dei soggetti vulnerabili; sostegno alla Prefettura in caso di ricovero di ospiti con patologie psichiatriche e nel reinserimento delle persone nella struttura di accoglienza.
I partner di progetto e le loro funzioni sono la Prefettura di Bologna (coordinamento delle attività e responsabile del progetto), l’Università degli studi di Bologna (coordinamento scientifico del progetto, elaborazione e sperimentazione del modello di rilevazione delle competenze e delle vulnerabilità), l’Asp Città di Bologna (cura delle procedure di segnalazione di ingresso da territorio, con valutazione psicosociale e predisposizione del dossier documentale per l’accesso alle misure di accoglienza), il Comune di Bologna (progettazione e realizzazione di uno strumento informatico con l’obiettivo di facilitare la conoscenza e la fruizione delle risorse progettuali attive sul territorio metropolitano di Bologna sui temi dell’accoglienza), l’Ausl di Bologna e l’Ausl di Imola (formazione degli operatori in riferimento all’empowerment in termini di gestione e tutela della salute psico-fisica mettendo a disposizione le competenze etno-psichiatriche e le varie articolazioni della salute mentale al fine del supporto alla cura e al processo riabilitativo)