Il dialogo per l’integrazione ibrida
Nei giorni scorsi, al Dipartimento di studi linguistici e culturali dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia si è tenuto il Convegno “Il dialogo per l’integrazione ibrida”, organizzato nell’ambito del progetto di ricerca Child Up, promosso dall’Università di Modena e Reggio Emilia e partecipato dalla Dimora d’Abramo attraverso il coinvolgimento del Servizio di mediazione linguistico interculturale.
Il progetto, di cui abbiamo già avuto modo di parlare, è orientato ad attività di ricerca sull’inclusione dei bambini con background migratorio con l’obiettivo di proporre un approccio innovativo per migliorare la loro condizione sociale.
Nel corso del convegno sono stati presentati i principali risultati, ed è stato un momento di dialogo con alcuni stakeholder del progetto pensato per la condivisione di esperienze, il confronto e la discussione dei risultati. Al convegno ha partecipato la coordinatrice del servizio di Mediazione Linguistico Culturale ed Interculturale della Cooperativa Dimora D’Abramo, Isabel Nunez, che ha portato l’esperienza del servizio di mediazione all’interno del progetto Child Up.
Il professore Claudio Baraldi e le Dott.sse Sara Amadasi e Chiara Ballestri hanno presentato i risultati del progetto ai partecipanti, e i vari stakehoder (Dimora D’Abramo, Centro Culturale Mondinsieme, Istituto Comprensivo Da Vinci, CEIS, Istituto Professionale Statale Socio-Commerciale-Artigianale Cattaneo -Deledda, Mediando, Il Moltiplicatore) hanno condiviso la propria esperienza all’interno del progetto.
Nella seconda parte del convegno si è tenuta la Tavola Rotonda coordinata da Claudio Dondi (Seniorexpert in Education and Training, Bruxelles) con la partecipazione di Paolo Bernardi, ufficio scolastico provinciale di Reggio Emilia; Silvia Taviani, Save the Children Italia; Francesca Bergamini, Responsabile del Settore educazione, istruzione, formazione, lavoro della Regione Emilia-Romagna; Grazia Baracchi, Assessora all’Istruzione, Comune di Modena; Raffaella Curioni, Assessora all’Istruzione, Comune di Reggio Emilia; e Silvia Menabue, Ufficio scolastico provinciale di Modena.
Tra le altre attività, i mediatori, all’interno del progetto, hanno partecipato a focus group che hanno permesso loro di portare alla luce temi relativi alle attività quotidiane del ruolo che svolgono all’interno della scuola e gli strumenti che adottano per favorire la riuscita delle mediazioni e, in particolar modo, l’inclusione dei bambini con un background migratorio in ambito scolastico.
La partecipazione al progetto Child up è stata, così, una grande opportunità di riflessione sul lavoro che viene svolto tutti i giorni dai mediatori, offrendo diversi spunti per proporre idee e attività innovative alle scuole che possano venire incontro ai bisogni degli studenti e delle famiglie, ma anche a quelli degli insegnanti. Confermato, inoltre, il fatto che andrebbe rafforzata la presenza del mediatore per interventi di sostegno nei progetti di educazione interculturale all’interno della scuola oltre agli interventi programmati con le famiglie e gli insegnanti.