L’atelier Iwinobo in mostra in Polveriera
L’atelier Iwinobo, gestito dalla cooperativa sociale Dimora d’ABRAMO, è stato protagonista di un importante evento alla Polveriera di Reggio Emilia: una mostra fotografica organizzata in occasione di “Polveriera 6”, il ciclo di appuntamenti si è tenuto dal 16 al 19 novembre.
“Questa mostra – sottolinea Nicolò Degli Incerti Tocci, psicoterapeuta ed etno-psicologo in Dimora d’Abramo e fotoamatore – racconta un possibile modo di recuperare una piccola parte della propria identità, attraverso gli abiti ed il vestirsi: l’abito apre e chiude la giornata, racconta un desiderio, un luogo, una scelta; il vestirsi scopre i bisogni urgenti e profondi”.
“Ad ognuna delle donne che nel 2021 hanno partecipato all’atelier “Iwinobo – Punto Croce” è stato chiesto di indossare un vestito che le rappresentasse o che le facesse anche solo stare bene, un abito tradizionale del paese di appartenenza ma anche uno per qualche occasione particolare. Da questo spunto è nato un piccolo set fotografico, dove il fulcro principale è diventato quello di mostrarsi per rivedersi: sentirsi comode dentro un vestito come sentirsi comode dentro se stesse”.
L’atelier sartoriale Iwinobo-Punto Croce – come si ricorderà – si trova nel quartiere Santa Croce di Reggio Emilia.
L’atelier è nato nel settembre 2018 come luogo di aggregazione e con un intento socio-occupazionale per alcune donne accolte all’interno del Centro di Accoglienza Straordinaria di Reggio Emilia; donne che necessitavano di momenti di condivisione, durante i quali mettere a frutto anche le loro capacità. “Iwinobo”, “fatto con le mani” in dialetto bini, è proprio il nome scelto dalle prime donne nigeriane frequentanti l’atelier, a voler simboleggiare la dimensione capacitante e generativa del luogo.
Col tempo il laboratorio è stato aperto anche alla presenza maschile, coinvolgendo qualsiasi persona, inserita nei progetti di accoglienza di Dimora D’Abramo, che avesse un interesse o competenze nell’ambito sartoriale.
Dal 2018 ad oggi le persone coinvolte nell’atelier, sotto la guida di atelieriste professioniste e di educatori/educatrici di riferimento, hanno maturato un’esperienza sartoriale portando alla creazione di variegati manufatti e capi d’abbigliamento, dalla foggia e lo stile “interculturale”. Tali manufatti sono stati realizzati in parte con stoffe e materiali di recupero, nel solco di un’idea di riciclo e di sostenibilità ambientale: tante le donazioni da parte di liberi cittadini e abitanti del quartiere, e anche tante le sperimentazioni portate avanti in un’ottica di risparmio e di riciclo. Alcune persone si sono inserite nel mondo del lavoro, altre sono state di passaggio, altre ancora lo hanno vissuto come un semplice luogo di ritrovo, riabilitante e costruttivo.
Pur mantenendo la sua vocazione di luogo di inserimento socio-occupazionale per persone in una situazione di vulnerabilità o di ricerca/definizione del proprio percorso, l’atelier Iwinobo-Punto Croce si pone proprio l’obiettivo di divenire anche un luogo di formazione e apprendimento, di valorizzazione delle competenze delle persone e delle risorse, siano esse umane ed ambientali. Un luogo di apprendimento, di lavoro dignitoso e creativo, aperto alle interazioni con il quartiere e la cittadinanza tutta; un luogo di riuso, riciclo e di sostenibilità socio-economica.